I 10 top trend SEO per il 2017

Quali sono i prossimi trend per l’ottimizzazione SEO?
SEO optimization 2017

I 10 top trend SEO per il 2017

Quali sono i prossimi trend per l’ottimizzazione SEO?
Il 2017 è appena incominciato e con l’inizio dell’anno si presentano nuove opportunità per il posizionamento organico dei siti internet.
La previsione dei trend futuri non può prescindere però dall’osservazione degli ultimi eventi SEO.
L’immagine che segue, analizzando cosa è successo negli ultimi mesi e descrivendo quale orientamento ha preso Google, ci aiuta a comprendere su quali aspetti dell’ottimizzazione SEO è bene concentrare la nostra attenzione nel prossimo periodo.

I 10 top tred SEO 2017

Fonte: Moz

Come sempre nel marketing – e la SEO non è da meno – chi riesce ad anticipare la concorrenza ha più possibilità di  successo.

I 10 top trend SEO per il 2017

Vediamo ora quali sono i top trend che dovresti provare a tenere sotto controllo se vuoi che il tuo progetto SEO abbia successo.

1 – Mobile First

Il traffico si sta spostando sempre di più verso i dispositivi mobili: gli utenti li usano ormai quotidianamente per raccogliere informazioni, effettuare acquisti, muoversi, interagire, comunicare e giocare.
In un futuro non troppo lontano non si parlerà più di mobile-first, ma di mobile-only.
Google lo sa e sta iniziando a privilegiare i siti mobile-friendly. Dopo l’annuncio del 4 novembre 2016, si prevede che nel corso del 2017 ci sarà lo switch da desktop-first a mobile-first.

Sarebbe sicuramente un errore abbandonare del tutto l’ottimizzazione delle versioni desktop dei siti, soprattutto per chi gestisce un e-commerce, ma in un futuro non troppo lontano sarà bene ottimizzare prima la versione mobile dei siti e poi quella desktop.

2 – AMP: Accelerated Mobile Pages

AMP,  Accelerated Mobile Pages, è un protocollo open-source che permette di creare pagine in grado di caricarsi istantaneamente sui dispositivi mobili, senza immagini e senza fornzoli grafici. E Google ne va pazzo!

Google ha già iniziato a privilegiare i siti che utilizzano il protocollo AMP evidenziandoli in maniera specifica nelle SERP e continuerà a farlo sempre più.

Se usi WordPress puoi dare un’occhiata a questo plug-in.
In ogni caso è giunto il momento di iniziare a pensare ad implementare nel tuo sito la versione AMP dei contenuti.

3 – Protocollo Schema.org e dati strutturati

I dati strutturati si combinano perfettamente con i contenuti in versione AMP appena visti, restituendo i risultati nella SERP di Google in maniera ottimizzata.

Il protocollo schema.org sarà sempre più importante in ottica SEO. Se usi WordPress dai un’occhiata a questo plug-in.

4 – Protocollo HTTPS

Google ha annunciato da tempo di riservare un occhio di riguardo verso i siti che girano su protocollo HTTPS.
I siti criptati sono più sicuri e l’ottimizzazione SEO ne beneficia sicuramente: il 45% delle pagine presenti tra le prime 20 posizioni nella SERP, sono in HTTPS (Fonte: Search Metrics).

5 – Amazon SEO

Amazon è un motore di ricerca (Fonte: Semrush) e la gente lo utilizzerà sempre di più come punto di partenza per reperire in formazioni sui prodotti da acquistare. E’ plausibile che in futuro supererà Google da questo punto di vista e la cosa non può essere ignorata da chi si occupa di e-commerce.

6 – I backlink perderanno importanza?

I backlink non sono ancora stati superati, ma Google si sta attrezzando per abbassarne progressivamente la rilevanza, anche per tagliare le gambe a chi ne approfitta.
In ottica SEO sono sempre più importanti il brand e tutti i “segnali social”, che vanno curati con grande attenzione, perché influenzeranno sempre di più i risultati di ricerca.

Il personal branding diventerà un’arma segreta a disposizione di chi saprà sfruttarlo (Facebook sta continuando a ridefinire i propri algoritmi nella direzione di favorire i post individuali rispetto a quelli delle pagine professionali).

Se analizziamo con attenzione i risultati delle SERP, possiamo osservare come, per determinati argomenti, Google posizioni in alto, tra i risultati, pagine con contenuti di grande valore, nonostante abbiano un’Authority bassa. Non sempre riesce a trovarli e quindi continua ad utilizzare il supporto di diversi segnali, tra cui i backlink, ma il percorso verso il superamento dei link è tracciato ed a quel punto sarà quanto mai vera l’affermazione secondo cui “content is the king”.

7 – Content is the king

Lo chiamavano “Content Marketing”: continuerà ad essere un fattore di successo sempre più determinante.
Google è felice di premiare un contenuto originale e di valore, che risponda in maniera esaustiva alle intenzioni di ricerca del navigatore.
Dal punto di vista del contenuto, possiamo tranquillamente smettere di associare un testo ottimizzato e di successo ad un testo con un contenuto lungo e prolisso: il nuovo trend prevede la produzione di materiale efficace, denso di contenuti, essenziale, nel minor spazio possibile, perché la gente non ha tempo da perdere in cappelli, introduzioni, preamboli. Il succo, please!

Titoli e descrizioni con Click Through Rate (CTR) alti, performano meglio dal punto di vista SEO.

I video sono sempre più importanti e se possibile vanno inseriti all’interno dei contenuti in abbinamento a podcast, infografiche o immagini, perché la comunicazione ormai è sempre più visuale.

Per avvicinarsi maggiormente alle reali intenzioni del cliente risulterà essere sempre più strategico produrre testi ottimizzati per le long tail keyword.

8 – Customer First

Sarà sempre più determinante la centralità del cliente: la ricerca viene effettuata da un essere umano in carne ed ossa e, come abbiamo già visto, la risposta deve essere il più possibile in linea con le sue intenzioni di ricerca. Osservando come continuano a cambiare le SERP di Google, risulta chiaro che Google sta diventando sempre più un motore di risposta (Fonte: Francesco Margherita).

Dal punto di vista tecnico, abbiamo già visto come Google tenda a favorire i siti ottimizzati per la navigazione da dispositivi mobili e continuerà a privilegiare siti moderni, con un buon design, veloci nel caricamento, con immagini ottimizzate, che non penalizzino la navigabilità con 1000 pop-up e finestre inutili, che abbiano percorsi di navigazione intuitivi e lineari, che garantiscano una splendida esperienza per gli utenti. Sarà sempre più strategica pertanto la User Experience Optimization (UEO).

9 – Intelligenza Artificiale, chatbot e realtà aumentata

Nel 2017 la faranno da padrone intelligenza artificiale, chatbot, assistenti virtuali e realtà aumentata. L’intelligenza artificiale sta portando grandi cambiamenti all’interno di Google ed è probabile che anche altre aziende faranno lo stesso. Il motore di ricerca tenderà ad avvicinarsi sempre di più all’intelligenza dell’essere umano, per lo meno dal punto di vista della conoscenza tramite l’autoapprendimento.
Il machine learning rivoluzionerà il modo in cui funziona l’algoritmo. E’ già successo lo scorso anno e capiterà ancora di più in futuro.

La comprensione del linguaggio naturale è la base del machine learning. Ma perché a Google interessa così tanto la comprensione del linguaggio naturale? Perché il suo fine ultimo è sempre quello di fornire le risposte migliori ai bisogni dei utenti e per fare ciò ha bisogno da una parte di comprendere l’argomento di documento web (comprensione semantica) e dall’altra parte cosa sta cercando realmente il navigatore (intenzioni di ricerca).

Si punterà sempre di più sulla ricerca vocale: per effettuare una ricerca non sarà più necessario scrivere sulla tastiera, ma basterà pronunciare la domanda sul proprio dispositivo ed ascoltarne la risposta. La ricerca vocale sembra essere la prossima frontiera. Il 20% delle ricerche da mobile sono ricerche vocali e secondo Microsoft diventeranno il 50% entro il 2020.

Gli assistenti virtuali diventeranno parte della nostra vita, rendendo più semplice ed immediata la conversazione con le macchine. Nel futuro più prossimo diventeranno sempre più sofisticati ed utili.

10 – Local marketing

La ricerca locale avrà una rilevanza sempre maggiore. Non a caso Google, oltre a tutti i test e gli aggiornamenti effettuati recentemente, ha acquistato la società Urban Engines, il cui scopo è quello di analizzare l’”Internet of moving things”.

Lo sviluppo degli assistenti personali e dei chatbot e la diffusione dei dispositivi mobili come strumento di ricerca, creano una combinazione perfetta da sfruttare dal punto di vista del local marketing.

Sei pronto a sfruttare appieno i nuovi trend?
Buona fortuna!


SCRIVICI SUBITO per ottenere il check up del posizionamento SEO del tuo sito


    Iscrivermi alla vostra newsletter

     

    IMG: Moz – Pixabay