Sitemap

Sitemap

Una Sitemap (o Sitemap XML) è un file strutturato contenente una lista delle pagine più importanti di ogni sito. La ragione per cui queste pagine devono essere elencate in un file Sitemap è quella di permettere ai robot dei motori di ricerca di trovarle tutte in un unico luogo, anziché doverle cercare tramite link esterni.

 

1. A cosa serve la Sitemap

Ti sei mai chiesto come fanno Google e gli altri motori di ricerca a scoprire un sito (ogni sito, compreso il tuo)? È un processo reso possibile grazie a dei software, noti gergalmente come robot (spider, bot, crawler) che che hanno nomi diversi a seconda del motore di ricerca in questione. Quelli di Google, ad esempio, si chiamano Googlebot

 

I robot scandagliano periodicamente ogni sito al fine di migliorare l’indicizzazione della rete, e lo fanno spostandosi o da un link all’altro all’interno di uno stesso sito, o da un link presente in un determinato sito che rimanda a una pagina esterna.

Navigando da un link all’altro, i robot scoprono nuove pagine e le possono aggiungere all’immenso indice di Google. Ogni pagina indicizzata può essere poi restituita come risultato di una ricerca. Quindi, affinché il tuo sito possa comparire nei risultati di ricerca Google, è necessario che i robot lo vengano a visitare; più agevole renderai il loro lavoro, più probabilità avrai di finire nella SERP, la prima pagina di risultati di ricerca Google.

 

Come fare per facilitare il lavoro dei crawler? Uno dei modi è appunto quello di fornire loro un elenco delle pagine più importanti del tuo sito, cosicché non debbano cercarle da soli. Questo è possibile grazie a un protocollo sviluppato da Google stesso nel 2005, che ha preso il nome di ciò di cui ci occupiamo qui: Sitemap XML.

 

2. Perché la Sitemap è importante?

A questo punto risulterà chiaro quanto la Sitemap sia importante in chiave SEO. I crawler di Google (ma vale anche per gli altri motori di ricerca), scoprono nuove pagine prevalentemente grazie ai link interni. Se un blogpost del tuo sito, che chiameremo “A”, ha un link al suo interno che rimanda a un blogpost “B”, un crawler potrebbe finire nel blogpost “A” e scoprire il blogpost “B”. E fin qui, tutto benissimo, ma in questo modo rischi di incappare nel paradosso che Google indicizzi questi due contenuti, senza passare per la home del tuo sito, vera vetrina fondamentale per ogni brand.

Proprio per questo, metteremo la home in un posto dove siamo sicuri che i bot verranno a fare visita, cioè la Sitemap. E, chiaramente, insieme alla home elencheremo anche tutte quelle altre pagine che vogliamo essere sicuri risalteranno all’attenzione dei motori di ricerca.

 

Grazie alla Sitemap abbiamo la possibilità di rilasciare ai motori di ricerca una fotografia esatta della struttura del nostro sito internet.

 

3. Quali sono i benefici di avere una Sitemap?

Avere una Sitemap per il tuo sito può apportare diversi benefici. Fra i tanti, ne esistono almeno 3 validissimi:

  1. Una volta elencati i link del tuo sito nella Sitemap, i motori di ricerca riusciranno a scansionare tutte le pagine in maniera più efficiente.
  2. All’interno della Sitemap è possibile attribuire diversi gradi di importanza alle diverse pagine elencate. Una volta che tu avrai stabilito queste priorità, i bot si concentreranno principalmente sulle pagine che tu ritieni più importanti.
  3. Una volta giunto a un livello di padronanza avanzato nella realizzazione e gestione della Sitemap, ricorrendo ad appositi comandi (ad esempio: “Last mod” o “Change frequency”) puoi comunicare ai bot quando e con quanta frequenza vengono modificate determinate pagine. In questo modo, i bot capiranno meglio con quale periodicità scansionare il tuo sito, favorendone quindi il posizionamento all’interno dell’indice del motore di ricerca.

4. Tipi di Sitemap

Esistono due tipi principali di Sitemap, la Sitemap HTML  e la Sitemap XML. La seconda, si divide ulteriormente in diversi sotto-elenchi: le varie sotto-sitemaps sono dedicate ai vari contenuti presenti in ogni sito. Cerchiamo di capire meglio queste differenze nelle righe che seguono.

 

4.1 Sitemap HTML

La Sitemap HTML è pensata per i visitatori del sito; li aiuta a navigare con agilità senza perdersi. Esempi di Sitemap HTML ben riusciti sono quelli dei grandi store online di abbigliamento, che permettono agli acquirenti di muoversi nei reparti uomo o donna, maglioni o jeans, semplicemente spostandosi sulle finestre a scomparsa della home: con un semplice clic si cambia categoria di prodotto. Solitamente la sitemap HTML viene posizionata nel footer del sito, in un’area facilmente accessibile da tutti i navigatori. 

A questo link puoi visionare, come esempio, la sitemap del sito della Luiss.

 

4.2 Sitemap XML

La Sitemap XML è quella che interessa noi, e soprattutto quella che interessa al webmaster che vuole favorire l’indicizzazione del proprio sito, perché è quella che viene periodicamente scandagliata dai bot.

 

Esempio di Sitemap.xml

 

Come abbiamo visto sopra, la Sitemap è un indice che riproduce la struttura di un sito ed è composta al suo interno da diverse sotto-sitemap, una per ogni tipologia di contenuto. Ogni sotto-sitemap  contiene l’elenco dei contenuti presenti nel sito appartenenti a quella specifica tipologia: pagine, le categorie, le immagini, i post, etc. Questa ripartizione in più file è stata pensata sia per agevolare la comprensione del sito da parte dei motori di ricerca, sia per ovviare al limite previsto di 50MB e 50.000 url per ogni Sitemap. 

 

La Sitemap XML è realizzata attraverso un protocollo condiviso, regolamentato dalla Attribution-ShareAlike Creative Commons License

 

Esistono delle tipologie speciali di Sitemap, che descriviamo brevemente in seguito.

  1. Sitemap di immagini. È una Sitemap dedicata esclusivamente alle immagini presenti nel sito, e se ben curata permette di apparire nelle pagine di Google Immagini.
  2. Sitemap per i video. Molto simile alla Sitemap di immagini, è necessaria per permettere ai bot di comprendere meglio i contenuti dei video presenti nel sito.
  3. Sitemap per Google News. È fondamentale (anzi, obbligatoria) per i siti e blog di taglio informativo e divulgativo. Presenta alcune limitazioni. Le più importanti sono:
    1. non può contenere articoli pubblicati prima di due giorni rispetto a quello corrente;
    2. non può contenere più di 1.000 URL, ma se è necessario elencarne più di 1.000 questi possono essere suddivisi in più Sitemap.
  4. Mobile Sitemap. È necessaria quando un sito presenta versioni di interfaccia e navigazione differenti per la navigazione da desktop e mobile. I siti cosiddetti mobile-friendly (o, per essere più precisi, dal design responsivo), che si adattano automaticamente al tipo di dispositivo da cui vengono visitati, non ne hanno bisogno.

La Sitemap XML deve essere inserita nel file Robots.txt di tutti i siti internet.

 

E’ importante quindi configurare la sitemap con attenzione, definendo quali contenuti devono essere sottoposti ai motori di ricerca, inserendoli nelle diverse sotto-sitemap. Questo è il tipico lavoro che deve essere svolto dal consulente SEO, che aiuta le aziende a definire le gerarchie e le priorità dei contenuti da posizionare. 

 

Dal punto di vista SEO, definiamo sempre noi cosa indicizzare e cosa inibire ai motori di ricerca, intervenendo in questo caso a livello di Sitemap XML e definendo quali tipologie di contenuto e quali contenuti rendere disponibili. 

 

Anche se si tratta di un lavoro che sarebbe meglio affidare a un webmaster qualificato, è possibile creare una Sitemap in autonomia ricorrendo a diversi strumenti che il web mette gratuitamente a disposizione. Fra i tanti, segnaliamo la guida “Creare e inviare una Sitemap” che è possibile consultare sulle pagine di supporto di Google.

 

5. Comunicare le Sitemap ai motori di ricerca

Come abbiamo visto le Sitemap devono essere inserite all’interno del file robots.xt. Vanno inoltre segnalate ai motori di ricerca attraverso le relative piattaforme di dialogo. Per quanto riguarda Google, la Sitemap deve essere comunicata al motore di ricerca tramite Google Search Console: potete seguire direttamente questo link.

 

6. Tester delle Sitemap

Il funzionamento delle Sitemap può essere facilmente verificato attraverso Google Search Console che, all’interno del rapporto sitemap, ci indica eventuali errori o anomalie.

Esistono anche dei servizi gratuiti che effettuano il test del funzionamento della Sitemap direttamente online, quali xml-sitemaps.com o websiteplanet.com

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