SEO copywriting: la guida completa in 4 punti per un sito di successo

SEO copywriting: guida completa

SEO copywriting: la guida completa in 4 punti per un sito di successo

Parliamo di SEO copywriting, ovvero di quell’arte – ma sarebbe il caso di dire di quell’arma – che in ultima analisi ti permette di avere un sito davvero performante. Chiariamoci subito, per performante intendiamo:

  1. che sia ben piazzato nella SERP, cioè la prima pagina restituita da Google a seguito di una ricerca;
  2. che trasformi in denaro sonante le azioni di chi lo visita.

Se la performance economica (punto 2) va studiata e implementata soprattutto da un punto di vista del digital marketing, della pianificazione finanziaria e del social media marketing, un buon piazzamento nella SERP è in larga parte possibile solo se si fa del buon SEO copywriting.

In fin dei conti, queste sono le due cose a cui devi ambire se hai un sito e vuoi vendere qualcosa: uscire per primo fra le ricerche Google, e convincere gli internauti a comprare i tuoi prodotti. Ma la seconda operazione raramente è possibile se non si esegue correttamente la prima. La seconda operazione raramente è possibile se non si fa del buon SEO copywriting.

Come è strutturata questa guida

In questo articolo ci occuperemo esattamente di questo, ovvero di come produrre dei buoni testi per il tuo sito web al fine di migliorarne il posizionamento nei motori di ricerca. Lo faremo procedendo in cinque passaggi.

  • Al paragrafo 1 cercheremo innanzitutto di capire cos’è il SEO copywriting.
  • Successivamente (paragrafi 2 e 3) affronteremo la questione da un punto di vista più pratico, ovvero: come diventare un bravo copywriter? E, se sei un datore di lavoro, come capire quali collaboratori assumere e quali no?
  • Infine, nei paragrafi 4 e 5 ci addentreremo nel vero nocciolo di questa guida, trattando di come si scrive un buon testo in SEO copywriting e quali sono i segreti per renderlo tale.

 

1. SEO copywriting: cos’è

Partiamo dal principio. Secondo Treccani, si occupa di copywriting colui o colei che

«redige testi pubblicitari per giornali e altri mezzi di comunicazione di massa».

Una definizione accurata solo in parte, perché se è vero che questa figura nasce nel Novecento come elemento fondamentale per il successo pubblicitario di un’azienda, oggi il copywriting ha ampiamente esteso il suo raggio d’azione.

Per dirla diversamente, oggi fare copywriting non significa più solamente cercare un titolo accattivante (o, visti i tempi che corrono, “acchiappaclick”) o scrivere in maniera persuasiva. Significa riuscire a coniugare le tre anime del Communication Marketing, ovvero SEO, scrittura e comunicazione (le tratteremo più in dettaglio al paragrafo 4). In altre parole, oggi il copywriter non si limita a scrivere, ma si occupa di creazione contenuti a tutto tondo ottimizzati in ottica SEO. A più riprese abbiamo parlato sul nostro sito di SEO, spieghiamo brevemente anche qui di cosa si tratta per amore di trasparenza. SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization ‘Ottimizzazione per i Motori di Ricerca’, che brutalmente sta a significare ‘scrivere un testo che piaccia a Google, così Google lo inserisce fra quelli più visibili’.

Ecco spiegata la ragione per cui la definizione di Treccani che riportata in alto è un po’ desueta. Oggi chi vuole fare il copywriter non deve solo scrivere bene, ma deve farlo anche come piace a Google dato che la maggior parte dei testi che leggiamo si trova su internet e internet è il regno di Google.

Innanzitutto, è dunque necessario capire meglio chi è questa figura, perché solo il copywriter che sa muoversi bene in questi tre ambiti è un bravo professionista con cui valga la pena collaborare. Infatti, solo un bravo professionista può davvero dare un valore aggiunto al tuo sito.

2. Chi è il SEO copywriter e come diventarlo

Questo articolo è rivolto prevalentemente ai datori di lavoro di un copywriter, ma nulla vieta di dare un consiglio a chi vuole entrare in questo mondo ed è finito su questa pagina per capire come fare.

Se cerchi su Google “come diventare SEO copywriter” otterrai risultati molto discordanti. C’è chi ti vende il suo corso, chi ti assicura che puoi impararlo in cinque minuti, chi lo fa già di mestiere e ti vuole raccontare la sua storia.

Perché? Perché non esiste nulla che certifichi ufficialmente – intendo dire da un punto di vista riconosciuto dalle istituzioni – chi o cosa sia un SEO copywriter. SEO copywriter lo sei o non lo sei, e per arrivare a esserlo puoi seguire diversi percorsi.

Io posso raccontare brevemente quello di chi scrive, che ha iniziato a lavorare in questo mondo in un periodo molto complicato dal punto di vista economico e, imparando a muoversi fra consegne innominabili, datori di lavoro criminali e sfruttatori (fanno ovviamente eccezione quelli che mi hanno pagato per redigere questo articolo! 😀 ), e remunerazioni rasenti il trattamento di schiavitù, ha stretto i denti finché qualche convergenza astrale (e forse un poco di capacità nel fare questo lavoro) gli hanno permesso di arrivare a una situazione di relativa tranquillità economica/lavorativa. Riassumo e parafraso: se vuoi fare il copywriter, preparati a soffrire, almeno all’inizio.

Il consiglio è questo: buttati. Ritengo fermamente che ogni lavoro vada sempre retribuito, ma devo ammettere che la gavetta nel mondo del copywriting è fondamentale. Quindi all’inizio nulla ti vieta di avviare collaborazioni poco remunerative, a patto che prendi quel periodo come un momento passeggero di apprendistato. Quando sarai in grado di produrre buoni testi, lasciati alle spalle i rami secchi e punta a collaborazioni più salutari.

2.2. Quanto guadagna un copywriter

Da qui, la domanda da un milione di dollari. Quanto guadagna chi fa SEO copywriting? Inutile dare una risposta che valga per tutti, ma nella mia esperienza ho individuato tre tappe, in cui la qualità di un testo che il copy è in grado di produrre aumenta proporzionalmente al pagamento che può sperare di ottenere.

Prima fase

L’autore o l’autrice, a differenza di quello che pensa, non sa scrivere e non sa fare SEO. In questa fase impara a farlo e guadagna poco: da 0 a 0,5 centesimi di euro a parola (hai letto bene: mezzo centesimo). In tal caso un testo di circa 600 parole (una paginetta word) ti viene retribuito 3 €. Parliamoci chiaro, sono quote da schiavismo e le condanno con tutto me stesso; ma sono i prezzi che fa la maggior parte dei datori di lavoro, quindi vanno bene per la fase iniziale della carriera di un copywriter, quella che presumibilmente abbandonerai dopo un paio di mesi per passare alla successiva.

Se ti imbatti in un sito brutto e scritto male, probabilmente è stato scritto da un cattivo copywriter, pagato pure poco.

Seconda fase

Se dopo il trattamento della prima fase ancora non hai abbandonato il tuo sogno, probabilmente avrai anche imparato a fare un po’ di SEO, quindi puoi iniziare a chiedere un po’ di più. In questa fase guadagnerai dagli 0,8 ai 2 centesimi di € a parola, quindi un testo lungo circa una pagina Word ti verrà retribuito dai 4,8 ai 12 €. Iniziamo a ragionare. Nel senso che se impieghi un’ora per scrivere (bene) 600 parole e guadagni circa 10 € non sei molto lontano da quel reddito orario minimo e dignitoso a cui ognuno avrebbe diritto. Molti dei copy che conosco si fermano qui, o perché non sanno o perché non vogliono o perché non possono migliorarsi.

Questo è il limbo in cui giacciono i copy medi, che lavorano per siti medi, che fanno testi medi e che quindi ottengono risultati medi.

Terza fase

È quella in cui si incontrano bravi copywriter, datori di lavoro illuminati e progetti di successo. In questa fase non c’è limite al costo da attribuire alla figura del copy perché lui o lei, con le cose che scrive, fa volare il sito per cui collabora. Almeno 4 centesimi a parola è il prezzo da dare alle prestazioni di un buon copywriter. La nostra paginetta Word ti verrà pagata almeno 20-25 €, e se sei bravo sarai in grado di scriverla in meno di un’ora. Il resto dei conti puoi farli da te.

Ma come fare per arrivare alla tanto ambita terza fase, quella che fa contenti chi scrive, chi paga e chi naviga? Bisogna saper cogliere a fondo le tre anime del SEO copywriting, di cui parliamo al paragrafo 4. Prima però cerchiamo di capire come deve comportarsi chi vuole avvalersi delle prestazioni di un bravo copy SEO, onde evitare di prendere brutte fregature. E di darne, ovviamente.

3. Per i webmaster e datori di lavoro: come trovare un bravo copywriter

Tratteremo questo paragrafo da due punti di vista, il primo è quello dei copywriter, il secondo è quello dei datori di lavoro. Entrambe le categorie possono nuocere all’altra se non si fa molta attenzione.

Molti copywriter non sono copywriter

Molti copywriter non sono copywriter, pur ritenendosi tali. È l’amara verità. Quindi, trovarne uno bravo non sarà impresa breve né facile, soprattutto perché praticamente ogni candidato afferma di saper fare SEO, quando all’atto pratico non è vero. Se sei un datore di lavoro, puoi testarne la bravura e l’onestà proponendo un testo di prova (retribuito, mi raccomando!), prima di iniziare la collaborazione vera e propria, e verificarne la caratura ricorrendo al semplice stratagemma che vedremo in paragrafo 5. Probabilmente si tratterà di fare un piccolo investimento che inizialmente sarà a perdere. Se metti alla prova 10 copy, almeno un testo andrà pagato a tutti, ma tu alla fine potrai sceglierne solo un paio. In questo modo, però, l’investimento risulterà vincente a medio e lungo termine, perché avrai trovato dei collaboratori davvero validi, che non ti faranno perdere tempo né soldi in futuro.

Se vuoi che qualcuno condivida la tua visione, pagalo

D’altro canto, neanche dal punto di vista dei datori di lavoro sono tutte rose e fiori. Qualcuno ha ancora la faccia tosta di cercare personale in grado di scrivere bene ma gratis, ricorrendo a bassi mezzi pseudo-motivazionali come quello di “crescere insieme”, “coltivare il sogno”, “retribuzione assicurata a seconda del numero click”. Se rientri nella categoria, devi accettare di avere testi scadenti. Anzi, lascia che te lo dica onestamente: se rientri nella categoria, ti meriti testi scadenti. Perché ricorda: nessuno lavora bene a gratis, e se dobbiamo dirla tutta, nessuno deve essere messo nella posizione di dedicarti parte del suo tempo solo perché tu credi in un sogno.

Mi dirai: «io mi limito a fare la proposta, loro sono liberi di accettare o rifiutare». Ma in questo modo metti un lavoratore nella scomoda posizione di dover scendere a un compromesso che non gli conviene, lavorerà senza avere un vero stimolo e senza godere di un vero ritorno. In altre parole, lavorerà male, contribuendo inoltre ad abbassare ulteriormente i già mediocri standard dell’intera categoria.

Una legge non scritta è la seguente: i copywriter bravi finiscono sempre per lavorare con capaci datori di lavoro. Esistono situazioni in cui una delle due categorie sfrutta l’altra, ma sono quasi sempre situazioni temporanee; prima o poi, la qualità finisce per incontrare altra qualità.

3.1. No, non lo poteva fare anche tuo nipote

Uno dei luoghi comuni più duri a morire riguardo il lavoro del copywriter è quello che riguarda anche tante altre categorie che operano in diversa misura nel mondo delle tecnologie come grafici, fotografi e webmaster (per fare solo tre esempi). Quante volte ti sarà capitato di pensare o di sentire dire: «questo lo può fare anche mio nipote gratis». Volendola vedere così, i nostri nipoti potrebbero eseguire anche un’appendicectomia. Basterebbe indicare loro dove tagliare, cosa asportare e come ricucire. Ma ti sentiresti davvero sicuro a farti asportare l’appendice da tuo nipote, purché lo faccia gratis?

La verità è che asportare l’appendice è un’operazione semplice solo per chi ha le conoscenze adatte per eseguirla. E questo vale tanto per i medici quanto per i grafici, i fotografi, i web master e – ovviamente – i copywriter. In ogni ambito professionale, se si scelgono soluzioni alla buona si accetta anche che i risultati possono essere disastrosi.

Non dimenticarti di questo caposaldo, ne andrà della vitalità del tuo sito, quindi del tuo brand, della tua immagine e dei tuoi guadagni.

4. I tre segreti del SEO copywriting: cosa fa di un copywriter un bravo copywriter?

E arriviamo al cuore della faccenda: come fare un ottimo testo in SEO copywriting?

Il bravo copywriter dovrà essere prima di tutto un bravo scrittore, un fine conoscitore della lingua italiana e un attento comunicatore. Questi sono i tre segreti del buon SEO copywriting, che analizziamo brevemente in seguito.

4.1. La scrittura

«Un giorno troverò le parole giuste, e saranno semplici»

– Jack Kerouak

È indubbio che l’unico modo per veicolare un messaggio in maniera chiara e persuasiva sia quello di metterlo adeguatamente nero su bianco. E questo, per chi gestisce un sito web o un’azienda, può costituire un problema. Infatti sono molte le figure che ritengono di avere il sacro fòco della scrittura, ma poi all’atto pratico ci si accorge che era solo una flebile fiammella. La scrittura comunicativa di oggi non è più quella ampollosa e didascalica di un tempo; oggi chi scrive per le aziende deve farlo in maniera chiara, diretta e priva di fronzoli, arrivando subito al punto senza pretese di scrivere ogni volta il pezzo del secolo. Perché, per definizione, il pezzo del secolo lo scrivi ben che vada una volta ogni cento anni.

Invece il copywriter deve essere sempre incisivo; deve saper lavorare con la contemporaneità, pur tenendo conto della storia.

4.2. La lingua

«I limiti della mia lingua stanno nei limiti delle mie parole»

– Ludwig Wittgenstein

Questo è un punto molto dolente, forse il più dolente dei tre. Se tanti pensano di saper scrivere pur senza averne le doti necessarie, tantissimi pensano di conoscere bene l’italiano senza rendersi conto che non è così. Perché attenzione: parlare (anche bene) una lingua non è sempre sinonimo di saperla usare correttamente anche per iscritto. Dove va un apostrofo non si può mettere un accento, una determinata parola non ha lo stesso peso di un suo sinonimo, l’eleganza stilistica è fondamentale per dare a un testo spessore e profondità. Perché, diciamoci la verità: se un testo è faticoso da leggere o brutto a vedersi, come può il prodotto che stai vendendo essere migliore?

Se da un lato non bisogna avere la boria di dire «tanto io so scrivere», dall’altro non è necessario avere una laurea in lettere, linguistica o stilistica per imparare a farlo. Esistono dei testi esemplari che possono insegnare tanto a chi vuole fare della scrittura il suo mestiere, basta avere l’umiltà di sfogliarli. Uno di questi è sicuramente Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco. Non farti ingannare dal titolo. Certo, si tratta di un volume pensato per chi deve scrivere una tesi, e a ciò si aggiunga che è stato scritto quando ancora non esisteva internet. Ma si fa leggere che è un piacere, e soprattutto ti aiuta a comprendere meglio la forma mentis in cui devi entrare prima di avvicinarti a una produzione scritta fornendo numerosi suggerimenti di natura pratica su come comportarti da un punto di vista squisitamente tecnico e stilistico.

A mio avviso, un volume necessario per chi è consapevole di avere qualche lacuna, fondamentale per chi sostiene di non averne.

4.3. La comunicazione

«Non usare la parola infinitamente quando vuoi dire molto; altrimenti non avrai più parole quando dovrai parlare di qualcosa realmente infinito»

– C.S. Lewis

A questo punto sarà ormai chiaro che il bravo copywriter dovrà essere soprattutto un SEO copywriter. Cosa vuol dire? Esattamente quello di cui parlavamo a inizio articolo, ovvero un professionista in grado di scrivere secondo le norme del mercato contemporaneo. Imparare a fare SEO a livelli anche basilari ma efficaci è alla portata di tutti, e soprattutto è possibile farlo gratis ravanando un po’ in rete. Se vuoi diventare un SEO copywriter hai a disposizione un mare di risorse accessibili per farlo; quindi, se non ci riesci, la colpa è tua. Questo non vuol dire che “chiunque può fare SEO”, altrimenti staremmo banalizzando.

Però vuol dire che chiunque ha la possibilità di avvicinarsi alla disciplina, e se non lo fa non può pretendere di essere competitivo nel serratissimo mercato dei copy. Frasi brevi, parole semplici, esposizione coerente: sono solo alcune caratteristiche che chi realizza contenuti web deve saper padroneggiare con sicurezza. Altrimenti, ha sbagliato lavoro.

«Okay» mi dirai «ma come faccio a capire se un testo è davvero buono in ottica SEO, se ancora non ho le competenze per farlo?». Almeno all’inizio, puoi ricorrere allo stratagemma di affidarti a dei tool pensati appositamente per questo. Ne parliamo più dettagliatamente nel prossimo paragrafo.

5. Il perfetto articolo di SEO copywriting

Ecco dunque qualche consiglio su come andrebbe fatto un buon testo in SEO copywriting, consiglio che può essere sfruttato sia dal copywriter che vuole mantenere il suo lavoro, sia dal datore che vuole verificare la competenza dei suoi collaboratori e collaboratrici.

Prima di tutto, muniamoci di un sito WordPress – che può essere attivato anche gratuitamente – che disponga del plugin Yoast (esistono anche soluzioni alternative a Yoast, migliori o peggiori; abbiamo scelto questo semplicemente perché è il più noto e utilizzato). Il plugin dovrebbe essere già integrato in WordPress, altrimenti lo si può attivare da qui. A cosa serve Yoast?

Per farla molto breve, Yoast ti dice se un articolo è scritto bene in termini di ottimizzazione SEO e di leggibilità, e lo fa assegnando una palla colorata a seconda che determinati parametri di scrittura e ottimizzazione vengano rispettati o meno. Palla rossa: male. Palla gialla: così così. Palla verde: bene. Ci sarebbe tanto da dire sul peso specifico di ognuno di questi fattori, ma per non dilungarci troppo diremo che un testo è da considerarsi buono quando tutte le palle sono verdi. Non è sempre facile ottenere tutte palle verdi, ma diciamo che più se ne ottengono, più l’articolo sarà buono, e Google felice.

Volendo fornire un rimando pratico, vediamo di sotto un esempio di risultato Yoast genericamente positivo sia per quanto riguarda il SEO (Figura 1)

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Figura 1. Yoast: risultato analisi SEO

sia per quanto riguarda la leggibilità (Figura 2).

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Figura 2. Yoast: risultato analisi leggibilità

Come vedi, non abbiamo solo faccine sorridenti/palle verdi, ma il testo è considerato genericamente soddisfacente (Figura 3).

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Figura 3. Yoast: risultato analisi globale

5.1. Plugin di controllo SEO, a cosa fare attenzione?

Per rispondere a questa domanda basta prestare la giusta attenzione ai dati indicati in Figura 1 e 2, ma per completezza riportiamo qui i fattori su cui focalizzarsi per migliorare la leggibilità e l’indicizzazione di ogni articolo. Tralasciamo quelli relativi al buon uso ortografico e grammaticale dell’italiano di cui si è discusso al punto 4.2., perché (purtroppo) non vengono presi in considerazione da Google ma si spera che il bravo copywriter sia in grado di assimilarli da sé.

5.1.1. Migliorare la leggibilità:

  • Dividi il testo in diversi H2 (quelli che su Word hanno il nome di “Titolo”), ognuno lungo non più di 300 parole.
  • Ogni paragrafo, ovvero tutto ciò che scrivi prima di andare a capo, dovrà contare un numero di parole inferiore alle 150. Ma non fare l’errore di andare a capo dopo ogni punto: stai scrivendo un articolo, non la lista della spesa.
  • Meglio usare solo forme attive. «Abbiamo creato il nostro sito nel 1999» è meglio di «Il nostro sito è stato creato nel 1999».
  • Le frasi non dovrebbero superare le 25 parole, entro un limite del 25% dell’intero elaborato.
  • Le frasi dovrebbero essere relativamente semplici, comprensibili ai più, ottenendo quindi un punteggio di comprensibilità (il famoso Flesch Reading Ease) superiore a 60 punti.
  • Evita di iniziare più di tre frasi consecutive con la stessa parola.
  • Inserisci fra una frase e l’altra parole e formule di transizione, come ad esempio: detto ciò, a questo punto, per questo, infatti, prima di tutto, in secondo luogo, ne consegue, probabilmente, soprattutto, per di più.

5.1.2. Migliorare la SEO:

  • Utilizza la keyword che hai scelto un numero congruo di volte, a seconda della lunghezza dell’articolo. Per un pezzo da 600 parole 2-3 volte è sufficiente. Non esagerare, o scadrai nel fastidioso errore del cosiddetto keyword stuffing producendo testi illeggibili come quelli che ci propina Aranzulla da oltre 10 anni. Yoast, o il plugin che sceglierai di usare, ti dirà quale deve essere questo numero di volta in volta.
  • Inserisci la keyword, sempre senza esagerare, anche nei sottotitoli.
  • Inserisci la keyword nel titolo principale dell’articolo e nella prima frase con cui questo inizia.
  • Ogni tanto, inserisci dei link esterni (cioè verso altri siti) e interni (che rimandano ad altre pagine del tuo sito). Quelli esterni devono essere assoluti, ovvero includere tutta la stringa d’indirizzo (ad esempio: https://nomealtrosito.com); quelli interni dovranno essere relativi, ovvero includere solo la parte che sta dopo il nome del dominio. Ad esempio, se il tuo sito si chiama https://nometuosito.it e tu vuoi rimandare alla pagina che sottostà al link https://nometuosito.it/chi_siamo, come link non inserirai l’intera stringa ma solamente /chi_siamo.
  • I link esterni, una volta cliccati, dovranno aprire una nuova scheda. Quelli interni no.
  • Inserisci delle immagini, e assicurati di inserire nella sezione denominata “titolo alternativo” la keyword principale. Anche qui, non esagerare. Se inserisci 10 immagini, attribuisci la keyword come titolo alternativo a non più di 5 o 6 di esse.
  • Meglio usare una frase chiave composta da più parole (le cosiddette long tail keyword) piuttosto che di una sola. Quindi come imparare a fare copywriting è migliore rispetto a imparare copywriting.
  • Assicurati di non aver usato la stessa keyword come principale anche in articoli precedenti.
  • Non trascurare lo snippet! Modifica sia il titolo SEO che la meta descrizione inserendo in entrambi la keyword.

5.2. Altri consigli

Yoast e gli altri plugin di controllo SEO/leggibilità non coprono l’intera sfera di quello a cui bisogna badare per fare un buon testo in SEO copywriting. Alcune norme sono non scritte ma bene accette, soprattutto da Google, quindi è il caso farci attenzione anche se nessun software ti dirà di farlo. Nello specifico:

  • Quale che sia l’argomento, alla fine del post inserisci un H2 in cui è presente una call to action o CTA, ovvero un invito a fare qualcosa. Ad esempio: «contattaci per saperne di più»; «visita il nostro store»; «facci sapere cosa ne pensi nei commenti», eccetera.
  • Usa i grassetti in maniera consapevole. Limitati a evidenziare le parole chiave e qualche altro punto focale; evita di grassettare intere frasi di due o tre righe: sono un cazzotto in un occhio.
  • Quando modifichi il titolo SEO, assicurati di inserire la keyword principale a sinistra, e il nome del brand a destra.

So che se non ti sei mai avvicinato al SEO prima d’ora, tutto questo potrebbe sembrare assurdamente complicato. Ma fidati, non è così. Sono semplici regolette, che chiunque è in grado di far sue dopo soli 2-3 testi, se ne ha voglia. Insomma, non ci vuole molto a fare un buon testo in SEO copywriting: basta far sì che Yoast o un plugin equivalente ci dica che è così. La perfezione e la raffinatezza sono un’altra cosa; quelle si raggiungono solo in seguito ad anni di lavoro. Intanto, iniziamo dalle cose semplici ma efficaci.

Aziende Vincenti, chirurghi del SEO copywriting

Nella nostra pagina dedicata al SEO copywriting (e anche in base a quanto detto nel paragrafo 3) potrai capire perché ci definiamo i “chirurghi del SEO copywriting”. Seguiamo come il vangelo tutti i precetti descritti nei punti 1, 2, 3, 4 e 5 di questa guida, quindi possiamo dire senza falsa modestia di essere una realtà in cui idee e qualità hanno saputo incontrarsi, creando un ambiente in cui il cliente è messo nella condizione di ottenere il massimo da ogni punto di vista.

Ti offriamo consulenza strategica e SEO per comprendere come migliorare le performance del tuo brand, realizzeremo insieme il tuo sito web, e ti aiuteremo a curare le campagne di pubblicità online e la gestione dei canali social. Il tutto, ovviamente, intrecciato dal filo conduttore comune di testi perfettamente realizzati in ottica di SEO copywriting, che sapranno adattarsi alle tue esigenze e aiutarti a raggiungere i tuoi tuoi obiettivi.

Condividi con noi qual è il sogno da inseguire; insieme, gli daremo la voce che merita.

Enzo S.


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